Ayin e Yesh

Emanazioni delle Sephirot, secondo la Cabala lurianica

Ayin (in ebraico אַיִן?, trad. "nulla", correlato a Ain-"non") è un importante concetto della Cabala ebraica e della filosofia chassidica. È in opposizione al termine Yesh ("qualcosa/esistenza/essere/è"). Secondo gli insegnamenti cabalistici, prima che l'universo fosse creato esisteva solo Ayin, e la prima Sephirah manifesta (emanazione divina), Chokhmah (saggezza), "viene in essere da Ayin"[1] In questo contesto, la Sephirah Keter, la Volontà Divina, è intermediaria tra l'Infinità Divina (Ein Sof) e Chokhmah. Poiché Keter è una rivelazione suprema di Ohr Ein Sof (Luce Infinita), trascendendo le Sephirot manifeste, ne viene a volte esclusa per la sua immensa "intensità".

Ayin è strettamente associato a Ein Sof in ebraico אין סוף?, che viene considerato come il Divino prima della Sua automanifestazione nella creazione dei reami spirituali e fisici, "singola unità" Infinita oltre qualsiasi descrizione o limitazione. Dalla prospettiva dei reami creati emanati, la Creazione avviene "Yesh me-Ayin" ("Essere dal Nulla"). Dalla prospettiva Divina, la Creazione avviene "Ayin me-Yesh" ("Nulla dall'Essere"), poiché solo Dio possiede esistenza assoluta; la Creazione è dipendente dal flusso continuo della vitalità Divina, senza la quale ritornerebbe nel nulla. A partire dal XIII secolo, Ayin è stata una delle parole più usate nei testi cabalistici. Il simbolismo associato con la parole Ayin fu grandemente enfatizzata da Moses de León (1250-1305), a rabbino spagnolo e cabalista, mediante lo Zohar, opera fondamentale della Cabala (secondo la tradizione rabbinica invece attribuita a Rabbi Shimon bar Yochay)[2] Per gli ebrei chassidici, Ayin si collega all'esperienza psicologica interiore di Deveikuth ("aderire" a Dio nella fisicità), e la percezione contemplativa del Panenteismo paradossale del Yesh-Ayin Divino, "Non esiste luogo vuoto di Lui".[3] Questa assimilazione risulta però etimologica, sia per l'abnegazione nel rispetto delle Mitzvot sia nel proprio "annullamento mistico" dinanzi alla Grandezza divina.

  1. ^ Daniel Chanan Matt, The Essential Kabbalah: The Heart of Jewish mysticism, HarperOne, 10 maggio 1996, pp. 69–71, ISBN 978-0-06-251163-8. URL consultato il 9 maggio 2013.
  2. ^ Joseph Dan, Argumentum e Silentio, W. de Gruyter, 1987, pp. 359–362, ISBN 978-0-89925-314-5. URL consultato il 9 maggio 2013.
  3. ^ Tikkunei Zohar 57, postulato come dottrina centrale della Divina Immanenza chassidica.

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